Certamente: è una caratteristica comune a molte auto elettriche, che possono sfruttare l’energia presente nella batteria primaria per alimentare un riscaldatore a resistenza o una pompa di calore. In un’auto a carburante, la generazione del calore invece richiede che il motore a pistoni sia in moto e quindi non è possibile preriscaldare l’abitacolo in ambienti chiusi (in garage, per esempio) per via delle emissioni di gas di scarico, che non ci sono in un’auto elettrica.
Posso attivare il riscaldamento di bordo da remoto, usando l’app sul telefonino. Riscaldare l’abitacolo richiede pochi minuti: per esempio, con una temperatura esterna di 6°C e una temperatura interna di 12°C, portare l’abitacolo a 20°C richiede meno di cinque minuti.
Naturalmente questo preriscaldamento consuma l’energia accumulata nella
batteria, per cui se lo si usa tanto si riduce l’autonomia. In compenso, se
l’auto è collegata alla presa di ricarica, la corrente viene presa da lì
invece che dalla batteria.