Nel 2018 il 35% dell’energia elettrica in Italia è arrivato da fonti rinnovabili (rapporto mensile Terna 12/2018). La percentuale varia parecchio: nel 2014 è stata il 44%.
E senza andare a guardare i soliti norvegesi, questa è il nostro mix energetico aggiornato. Fonte GSE pic.twitter.com/j7q3V6ByAn— Tesla Owners Italia (@TeslaOwnersIT) September 10, 2017
Nel 2016, il 62% dell’energia elettrica consumata in Svizzera è stata prodotta da fonti rinnovabili (Admin.ch). Nel 2014 questa percentuale era inferiore (58%).
Il mio contratto di fornitura elettrica, qui in Svizzera dove abito, è strutturato in modo da erogarmi solo elettricità proveniente da fonti rinnovabili (AIL.ch, contratto “Tìacqua”).
Comunque già adesso, in generale, usare la rete elettrica per caricare un’auto inquina meno delle auto a scoppio. Persino negli Stati Uniti, che non brillano per attenzione all’ambiente, secondo i dati della Union of Concerned Scientists (2017), per oltre il 70% degli americani guidare un’auto elettrica inquina meno che guidare un’auto da 21 km/litro. E questo è un netto miglioramento rispetto al 2014.
In media, negli Stati Uniti, un’auto elettrica produce inquinamento pari a quello di un’auto a benzina che facesse 31 km/litro (in California 40,3 km/litro).
In ogni caso, è molto più facile controllare le condizioni di combustione e mettere filtri antinquinamento in una centrale elettrica che in milioni di motori di auto e camion (come sai bene tutte le volte che il dieselone davanti a te “sgasa”). Ti sembra più impegnativo monitorare qualche grande “tubo di scappamento” di una centrale oppure milioni di marmitte?