Vero. Ma lo studio in questione, The Life Cycle Energy Consumption and Greenhouse Gas Emissions from Lithium-Ion Batteries dell’Istituto di Ricerca Ambientale svedese IVL (2017), considera solo l’inquinamento prodotto per fabbricare la batteria e per contro non considera l’inquinamento non prodotto durante l’uso (“It does not include the use phase of the batteries”).
Inoltre valuta soltanto le emissioni di gas serra, senza tentare alcun confronto per le altre emissioni inquinanti dei motori a combustione interna (particolato, molecole complesse e simili).
Mettiamola così: fabbricare una batteria per auto elettriche può anche generare più gas serra di quanto ne generi la fabbricazione di un motore fossile, ma una volta prodotta, quella batteria smette di generare gas serra, mentre un motore fossile li genera durante la fabbricazione e va avanti a farlo e a inquinare per tutta la vita.
In più le batterie moderne durano molto più a lungo di un motore a scoppio, per cui bisogna confrontare l’inquinamento causato dalla fabbricazione di una batteria con quello causato dalla fabbricazione dei due o più motori fossili di cui prende il posto.
Ma diamo per buoni gli assunti della ricerca e facciamo un caso pratico: i ricercatori dicono che servirebbero più di 8 anni di guida per equiparare la CO2 generata per fabbricare le batterie di una Tesla Model S con batterie da 100 kWh e quello di un'auto a combustione interna. Io ho una Tesla Model S con batteria da 70 kWh: per fabbricarla sarà stata generata meno CO2 che per produrre quella da 100 kWh. Vogliamo stimare il 30% in meno? Ma allora serviranno anche meno anni: non 8, ma circa sei. Ma la mia Model S ha già quattro anni di vita, per cui fra due soli anni raggiungerà il pareggio e da quel momento comincerà a produrre un avanzo. In altre parole, lo studio stesso dimostra che l’auto elettrica genera meno gas serra.