Prima di tutto, come giornalista non posso ricevere compensi per attività promozionali a favore di singole aziende. In altre parole più schiette, posso partecipare a eventi esponendo fatti e concetti generali su una tecnologia, ma non posso fare marchette.
In secondo luogo, parlo di auto elettriche in generale perché mi piacciono e sono una soluzione meno inquinante e più silenziosa di quella attuale; parlo parecchio di Tesla perché è una delle marche di auto elettriche più innovative (aggiornabile via Internet su connessione cifrata, per esempio) e perché è merito suo se oggi le altre case automobilistiche si sono finalmente messe seriamente a produrre auto elettriche usabili.
Ma non so neanche se mai ne comprerò una, per via del costo e delle dimensioni: per l’uso che faccio io dell’auto attualmente, è quasi sempre sufficiente la mia piccola city-car elettrica (Peugeot iOn) e la spesa di una Tesla sarebbe ingiustificabile per poi adoperarla solo tre o quattro volte al mese.
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