Nella prima parte, da 3:30 circa, viene esplorato il cofano anteriore e vengono identificati tutti i componenti al suo interno.
Da 4:12 vengono spiegati i componenti del vano motore, che è situato sul retro ed è accessibile dall’abitacolo: si apre il portellone posteriore, si solleva il pannello fonoassorbente che copre il pianale del bagagliaio, si svitano due dadi a farfalla che trattengono un pannello metallico e si solleva/rimuove il pannello.
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| Panoramica del vano motore. Da sinistra: vaschetta di espansione dell’acqua di raffreddamento del motore, del convertitore e delle centraline; inverter/converter; centralina di gestione batteria e motore; pompa del vuoto per il servofreno. |
Il blocco a sinistra è l’inverter/converter, con i cavi che gli arrivano dalla presa di ricarica lenta; questo componente alza la tensione in ingresso da 220 V a 330 V. I cavi che vanno dall’inverter alla batteria sono sul lato opposto.
Il blocco centrale comprende due centraline: quella di gestione della batteria e quella di gestione del motore. I due cavi di destra mostrati qui sotto vanno alla batteria; i tre di sinistra vanno al motore elettrico.
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| Il blocco centrale con i cavi per motore e batteria. |
Da 7:00 viene esplorato il sottoscocca: il motore, il riduttore e le centraline sono visibili da sotto insieme ai cavi per la ricarica veloce e lenta.
Da 9:00 vengono presentati i connettori di ricarica.
Nella seconda parte viene esplorata la parte di diagnosi e viene mostrato il software che acquisisce dati dettagliatissimi dalle varie centraline di controllo dell’auto. Purtroppo questo software non è pubblicamente disponibile.
Ho fatto una foto ai componenti della mia ELSA e li ho etichettati fisicamente.
Il pacco batterie, smontato e tolto dal suo guscio protettivo, ha l’aspetto mostrato qui sotto (non è il mio; è una foto che ho trovato online). Il componente arancione a sinistra è il disconnettore generale, che si trova sotto il sedile del conducente.
Questo schema mostra dove si trova il pacco batterie e il gruppo motore nella i-MiEV, che è la versione Mitsubishi originale dalla quale derivano la Peugeot iOn e la Citroen C-Zero.
