Come funzionano gli aggiornamenti via Internet?

È bello vedere che un’auto del 2016 viene ancora aggiornata con nuove funzioni. È ancora più bello vedere che questo aggiornamento avviene gratuitamente e soprattutto senza dover portare l’auto in officina: Tess è infatti costantemente connessa ai server di Tesla via Internet e quindi sa quando c’è un aggiornamento pronto da scaricare e installare.

Vi racconto come funziona in pratica un aggiornamento di questo genere, che al momento è ancora una rarità nel settore automobilistico e quindi causa angosce a chi non ci è abituato. È sicuro? È obbligatorio? E se ho bisogno dell’auto, la posso usare mentre si sta aggiornando?

Quando Tesla rende disponibile un aggiornamento, sull’app dell’auto compare semplicemente un avviso di disponibilità: non c’è nessun automatismo e nessun obbligo, per cui non c’è da temere che l’auto si aggiorni improvvisamente da sola. È il proprietario che decide se e quando aggiornare.



L’auto non può essere usata durante l’oretta scarsa richiesta per l’aggiornamento. Inoltre l’antifurto potrebbe non funzionare. Questo viene chiaramente indicato dall’app. Conviene quindi programmare l’aggiornamento per un momento in cui si è sicuri di non avere bisogno dell’auto. Di solito si programma l’installazione in modo che avvenga di notte.



Ma se per caso avessi bisogno proprio in quel momento? Semplice: evito di avviare l’installazione in un orario in cui posso aver bisogno dell’auto. Che è esattamente quello che succede quando si pianifica di portare l’auto dal gommista per un cambio gomme o per manutenzione: non ci si va quando si ha bisogno dell’auto. Con la differenza che qui si può pianificare l’aggiornamento per esempio per la notte, mentre si dorme.

Sarà informaticamente sicuro? La sicurezza assoluta non esiste: è questione di livelli. Ma rifletteteci un attimo: secondo voi sono più sicuri gli aggiornamenti che vi fanno alla centralina dell’auto in officina usando il laptop Windows 7 che usano anche per YouPorn, o quelli firmati digitalmente e scaricati direttamente dai server della casa madre su connessione criptata?

È obbligatorio? Assolutamente no. Lo si può rinviare, dal computer o dall’auto (come visibile qui sotto).



Ma se l’aggiornamento è bacato? Estremamente improbabile. Quando viene rilasciato agli utenti comuni, vuol dire che è già stato testato sui veicoli degli utenti collaudatori. In più si può scegliere la modalità di installazione Standard, non quella Avanzata, per cui si ricevono solo aggiornamenti che sono già stati installati da molti altri utenti (quelli che scelgono l’opzione Avanzata per avere subito le ultimissime novità). Se ci fossero problemi, sarebbero già stati scremati da questi passaggi precedenti.

Quando si vuole, insomma, si accetta l’installazione, comandandola direttamente dall’app, e si lascia che il software (più propriamente firmware) si installi durante la notte. Durante l’installazione, le Tesla fanno spesso un “balletto” di luci e suoni: il reboot dell’auto include un diagnostico che prova vari componenti dell’auto, che ovviamente non si muove dal suo posto ma può flettere i muscoli, per così dire.



A fine installazione le novità vengono elencate sullo schermo.




In questo esempio, la versione 2020.32.3 del software (fine agosto 2020) include varie funzioni nuove, elencate integralmente qui; non tutte riguardano la mia configurazione dell’auto (che non ha le otto telecamere, le sospensioni attive e l’hardware potenziato delle Tesla più recenti). Nel mio caso, stando all’elenco che ho sullo schermo principale di Tess, ho ricevuto queste novità:

  • Notifica se l’auto è lasciata aperta. L’app sul telefonino mi allerterà se rimane aperta per più di dieci minuti una portiera, uno dei due bagagliai, un finestrino o il tettuccio apribile.
  • Cronologia delle notifiche. Ora posso riesaminare le notifiche ricevute in passato.
  • Gestione ricarica con altri operatori. Se vado a caricare l’auto presso una colonnina CCS Combo 2 non-Tesla, il connettore sull’auto si sblocca automaticamente a fine carica. Questo consente di togliere il cavo più facilmente (anche a terzi che ne avessero bisogno).
  • Vari miglioramenti minori e correzioni di bug.

Nuove funzioni nei menu: notifica sull’app se lascio aperta l’auto.

A seconda del modello di Tesla, ci sono anche altri aggiornamenti interessanti, come la chiusura automatica dei finestrini quando si ferma il veicolo oppure le luci d’arresto dinamiche (se si frena bruscamente a oltre 50 km/h, gli stop lampeggiano rapidamente per avvisare gli altri conducenti che si sta frenando fortemente; se ci si ferma, le luci d’emergenza lampeggiano automaticamente).

Per gli utenti delle Tesla più moderne della mia, l’aggiornamento include anche la regolabilità delle sospensioni attive, una maggiore velocità di carica (fino a 250 kW) presso le colonnine Supercharger V3 e il coordinamento con le batterie Tesla per accumulo domestico (le Powerwall).

Un aggiornamento fatto in questo modo, insomma, non comporta alcuna angoscia particolare e mantiene giovane l’auto. Un giorno, forse, tutte le automobili saranno fatte così.