3 giugno 2020. La Dama e io siamo in autostrada, avvolti nell’ovattato silenzio della Tesla che abbiamo appena ritirato a Zurigo, e stiamo iniziando il viaggio di ritorno verso il Maniero Digitale a Lugano. Mentre sto prendendo confidenza con le ragguardevoli dimensioni di Tess (cinque metri per due) guidando in modalità totalmente manuale (niente cruise control, men che meno Autopilot), mantengo una promessa che mi ero fatto quando è iniziato questo sogno folle alcuni mesi fa: la prima canzone suonata da Tess dovrà essere un brano preciso, quello perfetto per celebrare un viaggio e un momento di euforia difficilmente ripetibile.
Premo il tasto dei comandi vocali che si trova sul volante e chiedo a Tess di suonare quella canzone, che ho caricato su una chiavetta USB insieme a tante altre. Tess capisce le mie parole, la trova e la suona, e a quel punto mi si stampa in faccia un sorriso che si ferma solo quando arriva alle orecchie. È Everybody Wants to Rule the World dei Tears for Fears. Questa:
È uno di quei rari momenti di perfezione che vanno assaporati e diventano indimenticabili. Almeno qui, ora, sono arrivato nel futuro che speravo di poter vivere con la persona che amo. Ma come ci sono arrivato? Questo è il diario che ho scritto durante questa pazzia ragionata, con alcune revisioni e note.
Lunedì 23 marzo 2020
Mezzo pianeta è intrappolato in casa per via della pandemia da Covid-19. Tutti i negozi, le aziende e i servizi non essenziali sono chiusi per ordine dei governi, sia in Italia (ferma da tredici interminabili giorni [ed è solo l’inizio], con divieto di circolazione salvo casi improrogabili), sia in Svizzera (dove per ora c’è solo la raccomandazione di non circolare se non strettamente necessario). Chi può, lavora da casa; chi non può, non lavora. Io, che lavoro da casa da trent’anni, sono sommerso di impegni lavorativi; annullate tutte le conferenze e le lezioni, ho comunque da gestire le altre attività remotizzabili e reinventare quelle che non lo sono.
Può sembrare quindi un momento strano per andare a caccia di automobili elettriche, e farlo può sembrare forse offensivo verso le sofferenze altrui. Ma detto molto sinceramente: con amici, parenti e conoscenti che mi svaniscono dall’oggi al domani e con il futuro che incombe in modo angosciante, forse è il caso di fare una piccola follia, perché oggi più che mai di doman non c’è certezza.
Ciao, zia Tina. pic.twitter.com/meduNCtf97— Paolo Attivissimo (@disinformatico) April 1, 2020
Inoltre, volendo essere molto pragmatici, i concessionari sono chiusi e nessuno vende o compra auto. A marzo 2020 le immatricolazioni in Svizzera sono crollate del 34% su base annua. Le case automobilistiche hanno fame di clienti e quindi stanno facendo offerte molto interessanti (per esempio Hyundai). E quindi è paradossalmente un ottimo momento per fare acquisti, nella speranza di tempi migliori.
Il negozio online di Tesla è aperto, e così da qualche giorno ho cominciato a tenere d’occhio i prezzi delle auto di seconda mano, in particolare le Model S. Nuove costano, in Svizzera, da 98.000 CHF in su; usate costano meno della metà e hanno comunque ancora qualche anno di garanzia. Per esempio, una Model S 70 del 2016 costa 37.500 CHF.
Inoltre ho notato che i prezzi dei singoli esemplari dell’usato Tesla oscillano da un giorno all’altro in maniera sorprendente, salendo o scendendo anche più di 100 CHF in un giorno. E alcuni esemplari spariscono dal negozio, quindi qualcuno sta ancora comprando.
Per esempio, limitandomi soltanto alle Model S blu con interni beige (ho aggiornato questi esempi anche nei giorni successivi):
- Model S 85 del 2015 (42.476 km, garanzia batteria e motore fino a giugno 2023, km illimitati, sospensione Smart Air, audio UHF): 37.600 CHF (27/3), 37.400 CHF (28/3), 37.300 CHF (30/3), 37.200 CHF (1/4), rimossa (1/4 sera).
- Model S 70 del 2016 [questa sarà Tess] (79.052 km, garanzia batteria e motore fino a marzo 2024, km illimitati, cerchi da 19"): 37.500 CHF (24/3), 41.500 CHF (28/3), 41.400 CHF (30/3), 41.300 (5/4), 37.600 CHF (7/4), 37.500 CHF (10/4), 37.400 CHF (14/4), 37.300 CHF (21/4).
- Model S 85 del 2015 (62.080 km, garanzia batteria e motore fino a dicembre 2023, km illimitati, sospensione Smart Air, audio UHF, cerchi da 21"): 40.200 CHF (28/3), 40.100 CHF (31/3), rimossa (1/4), tornata a 40.000 CHF (2/4), 39.200 CHF (7/4), 39.100 CHF (8/4), 39.000 CHF (12/4), 38.900 CHF (15/4), 38.800 CHF (18/4), 38.700 CHF (22/4).
- Model S 85D del 2015 (139.681 km, garanzia batteria e motore fino a giugno 2023, km illimitati, sospensione Smart Air, audio UHF, cerchi da 21"): 40.400 CHF (2/4), 40.100 CHF/ 139.684 km (4/4), 39.600 CHF (5/4), 38.800 CHF (7/4), 38.700 CHF (8/4), 38.400 CHF (10/4), 38.100 CHF (12/4), 37.900 CHF (13/4), 37.800 CHF (15/4), 37.700 CHF (16/4), 37.600 CHF (20/4).
- Model S 90D del 2015 (92.343 km, garanzia batteria e motore fino a dicembre 2023, km illimitati, cerchi da 19", poltrone grigie): 42.800 CHF (2/4), 42.700 CHF (3/4), 42.300 CHF (5/4), 42.400 CHF (6/4), 42.300 CHF (7/4), 42.200 CHF (8/4), 42.100 CHF (15/4), 42.000 CHF (18/4), 41.900 CHF (21/4).
[“Audio UHF” è l’impianto audio ad alta fedeltà, con subwoofer]
Alcune delle Model S in vendita sul sito svizzero di Tesla ai primi di marzo 2020. |
Questo monitoraggio, lo ammetto, è anche una forma di terapia contro le notizie sempre più disastrose che arrivano da fuori e contro il silenzio inquietante del lockdown. Sognare non costa nulla.
È vero che le Model S di oggi hanno una tecnologia nettamente superiore a quelle del 2016 (oggi hanno 8 telecamere, processori più potenti, e molte altre migliorie), ma comunque anche quelle di quattro anni fa tengono tranquillamente testa alle offerte della concorrenza di oggi, soprattutto in termini di velocità di ricarica. E nessuna concorrente ha una propria rete di ricarica dedicata e garantita.
Potrei insomma avere una berlina elettrica ad alte prestazioni, con un bagagliaio capientissimo, proprio con il colore esterno e interno che piace a me e a mia moglie (blu con interni beige) a diecimila franchi in meno di quello che mi costerebbe per esempio una Hyundai Kona elettrica 64 kWh nuova (che è la mia attuale candidata migliore).
Certo, la Model S è un po’ più ingombrante della Kona: è 80 cm più lunga (498 cm contro 418 cm) e 12 cm più larga a specchietti aperti (219 cm contro 207). Rispetto alla mia attuale auto a benzina, una Opel Mokka, è 71 cm più lunga (498 contro 427) e 16 cm più larga a specchietti aperti (219 contro 203). In compenso la Model S ha 894 litri di bagagliaio totale (davanti e dietro) contro i 332 della Kona e i 356 della Mokka. Anche una S 70, la più “piccola” della gamma (70 kWh), avrebbe un’autonomia dignitosa (circa 330 km da nuova) e il motore singolo (al posto del doppio motore attuale) mi darebbe ulteriore capienza anteriore nel frunk (il bagagliaio anteriore). Inoltre qualunque Tesla avrebbe il bonus enorme di una rete di ricarica tutta sua e veloce.
Avrei comunque ancora circa quattro anni di garanzia sulla batteria e sul motore, che sono i due componenti di maggior costo del veicolo, e ho visto che la vita delle batterie delle Tesla è quasi sempre più lunga del periodo di garanzia (c’è chi ci ha fatto oltre 300.000 km), per cui potrei anche rischiare.
Così oggi ho provato a scrivere a Tesla via mail. Nessuna risposta.
Mercoledì 8 aprile 2020
Sono passate due settimane. Ancora silenzio da parte di Tesla. Intanto i prezzi stanno continuando a scendere, per cui provo a mandare un SMS direttamente al telefonino di lavoro del rivenditore di zona, che stavolta risponde richiamandomi. Mi fornisce molti dettagli sul procedimento di acquisto: la consegna avviene anche adesso, in tempi di pandemia, ma in maniera minimale, con contatti ridotti all’indispensabile: una firma e si ritira l’auto.
Il punto di consegna è sempre e comunque Zurigo. In caso di permuta della propria auto, la si consegna sempre a Zurigo. Vanno quindi messi in preventivo un viaggio di circa due ore e mezza e una procedura di consegna probabilmente in tedesco, lingua che non mastico con scioltezza.
È possibile acquistare la Tesla usata con un finanziamento fino a 60 mesi. Le auto non possono essere visionate prima dell’acquisto: la si vede solo il giorno del ritiro e a quel punto la si può ancora rifiutare, perdendoci solo 100 CHF di “commissione per l’ordine”. Mi sconsiglia la Model S 85D da 41.931 km, perché è una delle più “antiche” (lo si capisce dal VIN a 5 cifre finali) e quindi potenzialmente soggetta a maggiori difetti a lungo andare.
Il rivenditore mi manda in giornata le expertise, ossia delle perizie fatte da un’agenzia esterna, degli esemplari che mi interessano. Si tratta di lunghi documenti PDF, scritti in un italiano leggermente creativo ma comprensibile, che descrivono in estremo dettaglio e con dovizia di fotografie lo stato dell’auto, non dal punto di vista impiantistico ma dal punto di vista dei segni materiali di usura (graffi, zone logorate o macchiate degli interni, scheggiature e simili).
Queste sono alcune delle tante foto della perizia di una delle auto candidate [a questo punto non lo sapevo ancora, ma questa sarebbe diventata Tess]: sono leggermente malconce, ma per un prezzo del genere c’è da aspettarselo. Posso solo sperare che, come mi dice il rivenditore, le foto siano state fatte apposta per evidenziare ogni difetto e che dal vivo la situazione sia meno grave. Ogni contrassegno giallo indica un danno.
Quando abbiamo visto questa foto dell’interno portiera del conducente, abbiamo subito pensato che fosse l’auto di un pusher con la mano incrostata di gioielloni... |
Le Tesla usate rivendute direttamente dall’azienda hanno comunque superato un esame tecnico dettagliato. E non va dimenticato che ogni Tesla trasmette continuamente telemetria alla casa madre, che quindi ha tutta la storia di ogni veicolo. Il Grande Fratello inquieta, ma in questo caso è anche un garante.
Spetta ora a me scegliere quale auto acquistare. Ricevo anche un link per far valutare la mia auto attuale per una permuta.
Martedì 14 aprile 2020
L’assortimento nell’usato Tesla continua a variare: compaiono nuovi esemplari e altri spariscono. A questo punto la candidata più probabile è questa Model S 70: è l’unica del 2016, ha i cerchi da 19" (quindi cambiare pneumatici costerà meno, mentre le altre hanno cerchi da 21"), è la più “semplice” (motore singolo, batteria relativamente più piccola), ed è quella che costa meno, eccetto un paio di modelli bianchi che comunque hanno poca differenza di prezzo (ma la Dama del Maniero da sempre è categoricamente contraria alle auto bianche). Oggi è scesa a 37.400 CHF.
Martedì 22 aprile 2020
La Model S 70 è scesa ancora, a 37.300 CHF. Nel frattempo ho chiarito tutti i dubbi procedurali con Tesla. Posso avviare la procedura di acquisto cliccando su Acquista e pagando soltanto 100 franchi di acconto. Con la Dama del Maniero concordo che vale la pena spenderli se non altro per vedere come funziona l’acquisto interamente online di un’automobile e raccontarlo in un articolo.
Il VIN è 5YJSA7E19GF******: secondo TeslaTap, vuol dire:
- 5YJ: identificativo del fabbricante (Tesla)
- S: modello (Model S)
- A: versione a 5 porte e con guida a sinistra
- 7: tipo di sicurezza passeggeri, in questo caso cinture di sicurezza manuali, airbag frontali, airbag laterali e “cofano attivo” (active hood), che ancora non so cosa sia [dai commenti mi dicono che è questo]
- E: propulsione elettrica, a batteria a ioni di litio
- 1: motore singolo a induzione trifase
- 9: cifra di controllo
- G: anno di produzione (2016)
- F: luogo di produzione (Fremont, California)
- ******: numero di serie
Preferirei aspettare ancora qualche giorno, visto che ho ancora un mesetto prima che mi finisca il leasing dell’attuale auto a benzina, ma c’è il rischio che questo prezzo cambi drasticamente (il 28 marzo l’ho visto salire addirittura a 41.500 CHF) e l’auto sparisca: di esemplari come questo, con tutte queste caratteristiche ottimali per il nostro caso, ce ne sono sempre meno.
In ogni caso, un tentativo di acquisto mi permetterebbe di documentare se e come funziona la formula di vendita innovativa di Tesla, che elimina l’intermediazione (e i ricarichi) dei concessionari tradizionali.
E così, per parafrasare Manzoni, lo sventurato rispose.
Di doman non c'è certezza. Potrei fare una pazzia ragionata. pic.twitter.com/7w51HrLIvQ— Paolo Attivissimo (@disinformatico) April 22, 2020
A scatola chiusa, senza aver pubblicato nessun dettaglio di cosa stavo facendo, mi sono arrivati commenti incoraggianti e meravigliosi come questo:
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.— Gabriella Lisiero (@GCordoneLisiero) April 22, 2020
(Eleanor Roosevelt)
Quello che è successo dopo, però, è un’altra storia, che tengo per la prossima puntata.