Tutte le info, compresa la velocità di marcia, sono sul tablet da 15 pollici al centro del cruscotto, come si nota qui sotto, ed è una scelta definitiva. Ho il sospetto che interagire con uno schermo tattile richieda più attenzione (e quindi più distrazione durante la guida) rispetto a manopole che posso raggiungere senza guardarle e di cui posso sentire la risposta al tatto. Può darsi che i comandi vocali della Model 3 riducano il problema.
È insolita anche la mancanza di bocchette di ventilazione, sostituite da fessure lungo tutta l’estensione del cruscotto, con flussi direzionabili e regolabili tramite il tablet centrale.
Capisco che un tablet riduca i costi e faciliti la riprogrammazione e personalizzazione rispetto a una pulsantiera e che la posizione centrale sia adatta sia per la guida a destra sia per la guida a sinistra, ma il primo impatto è davvero minimalista. Ne parlo in dettaglio qui.
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L’immenso tetto vetrato mi preoccupa perché potrebbe far passare troppa luce e causare riflessi sul laptop (spesso lavoro in auto mentre qualcun altro guida); mi sa che metterò un parasole, oppure sceglierò la versione senza tetto vetrato.
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Anche il muso così spoglio non mi piace granché.
La larghezza notevole (193 cm a specchietti chiusi) è un problema, perché crea problemi di parcheggio e di ingresso in molti posti dalle mie parti, dove i parcheggi sono stretti.
C’è anche la questione della privacy, visto che Tesla Motors traccia i movimenti di tutte le proprie auto (e quindi tutti i miei spostamenti), ha una telecamera che guarda costantemente l'abitacolo (per valutare la vigilanza del conducente) ed esiste un rischio teorico di attacco informatico contro l’auto (anche se si è visto che succede anche alle auto a combustibili fossili). Ma nel complesso i vantaggi superano gli svantaggi.